Suor M. Romana della Santissima Trinità (al secolo Aurora Villa) è nata a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, il 22 giugno 1928 da Giuseppe e Maria Filomena Valtorta.
Dopo aver conseguito il diploma di Avviamento professionale è entrata nell’Istituto delle Terziarie Cappuccine e ne ha vestito l’abito il 1° ottobre 1949.
Emette la Prima Professione a Loano due anni dopo e il 1° ottobre 1956 professa i Voti perpetui a Genova.
Nel 1952 consegue i diplomi d’Insegnante di scuola materna e di Infermiera professionale. Nel 1953 ottiene anche l’abilitazione alle funzioni direttive (caporeparto) e nel 1958 il diploma come Insegnante di religione. Dal marzo 1960 svolge l’attività infermieristica nella Clinica san Francesco di Bergamo, e dall’ottobre 1963 è a Milano dove studia come Fisioterapista.
Nel giugno 1965 raggiunge il primo gruppo missionario a Saganeiti, in Etiopia, sia come formatrice delle giovani postulanti e novizie, sia come Vicaria. Dal dicembre del 1968 fino al giugno dell’anno successivo è in Italia per partecipare al Capitolo speciale, col quale le Terziarie Cappuccine iniziano il lungo iter di revisione delle Costituzioni generali.
Nel 1972, rientrata in Italia per partecipare al XIII Capitolo generale come Delegata per l’Africa, è eletta Madre generale e, con il secondo mandato affidatole nel febbraio del 1978, ne ricopre la carica fino al 1984.
Dotata di viva intelligenza (sapeva parlare fluentemente cinque lingue), innata capacità di scrittura e d’insegnamento, di un non comune spirito di preghiera e di dedizione assoluta alle sorelle, è stata capace di traghettare l’Istituto attraverso l’entusiasmante periodo di rinnovamento post-conciliare, pur duramente travagliato da numerose defezioni, soprattutto in America latina.
Per suo impulso ha avuto inizio lo studio appassionato e approfondito della figura di Madre Rubatto e dei suoi scritti, finalmente ciclostilati e diffusi inizialmente in tre volumi nel 1976 (Lettere e testimonianze della serva di Dio Suor Maria Francesca di Gesù).
A questo intenso impegno ha affiancato il lungo lavoro di revisione delle Costituzioni, condotto in fraterno spirito di condivisione con la partecipazione attiva di tutte le sorelle dei tre Continenti, dal 1969 al 1982.
Durante il suo generalato inoltre, l’Istituto ha intrapreso il complesso processo di decentralizzazione in Province voluto dal Concilio Vaticano II.
Dal 1984, terminato il mandato di Madre generale,continua a collaborare con intelligenza, senza risparmio di forze e di tempo,ai lavori di ricerca del Centro studi;rimasta, per volere della Madre generale, a disposizione del Governo nella sede di Genova, si dedica per più di dodici anni al riordino della documentazione archivistica e storiografica prodotta e raccolta dalla Curia, predisponendone anche il trasferimento nella nuova sede dell’ASCG a Roma.
Dal 2000 viene nominata Superiora nella Casa di Varazze e nel 2003 è a riposo nella Casa di Sanremo.
Muore a Varese il 23 ottobre 2013.