Suor Maria Angelica Pisano, seconda Madre generale
Suor Maria Angelica di San Francesco (al secolo Maria Pisano) nasce a Loano, in provincia di Savona, da Giuseppe e Teresa Siccardi, l’8 marzo del 1859 e appartiene alla prima generazione delle Terziarie Cappuccine. Veste l’abito religioso a Loano il 5 maggio 1887 dove emette anche i Voti temporanei il 3 ottobre 1888; è a Genova invece, che professa quelli perpetui il 16 aprile 1899.
Durante il primo Capitolo del 26 giugno 1894 viene eletta Vicaria e Segretaria, uffici mantenuti fino alla morte di Madre Francesca Rubatto, avvenuta il 6 agosto 1904. Nel III Capitolo generale del 28 aprile 1905 viene eletta Madre generale, mandato che manterrà fino al 6 giugno 1935 per un trentennio quasi ininterrotto, fatta eccezione per gli anni 1925-1928 in cui è eletta Madre M. Veronica Ponte, precocemente scomparsa. Dal 1935 alla morte ricopre la carica di seconda Assistente generale.
Ben a ragione la tradizione la riterrà una “seconda Fondatrice” delle Terziarie Cappuccine, non solo per il suo lungo generalato, ma anche perché è riuscita ad ottenere, attraverso un iter non privo di difficoltà e di forzati arresti, il riconoscimento giuridico dell’Istituto presso la Santa Sede (1910) e l’approvazione definitiva delle Costituzioni (1928).
Dotata di viva intelligenza, equilibrio e una rara capacità di relazione, anche grazie ad una discreta istruzione, quale Madre generale è riuscita a comunicare la sua saggezza attraverso circolari, lettere personali, scritti di devozione ed esortazioni, nonché diverse relazioni storiche sull’Istituto e il suo progressivo sviluppo.
Madre Francesca di Gesù, Vicaria generale, nella Circolare necrologica così sintetizza i valori e i costanti obiettivi della Nostra:
«(…) diede vita a trentaquattro nuove case, molte delle quali in terra d’America, fra le quali collegi, scuole d’istruzione, asili infantili, orfanatrofi, ricoveri [per anziani n.d.A], ospedali, case per assistenza a domicilio, laboratori femminili ecc. Alle sue premure si deve l’approvazione delle S. Regole e Costituzioni; il Manuale di preghiere che tutte, lontane e vicine, sia pure in diversi idiomi, ci tiene unite nel medesimo palpito d’amore davanti al Padre comune; la Vita della Fondatrice, scritta dal benemerito P. Saverio; le settanta Circolari, tutte permeate del suo spirito ardente di zelo per la gloria di Dio e per il bene delle anime e per le sue figlie dilette, di spirito francescano, di slancio per le virtù nostre caratteristiche attinte all’osservanza regolare ed agli usi della Comunità, che voleva gelosamente conservati (…) Il Signore le concesse di celebrare con somma letizia le feste Cinquantenarie della fondazione e di vedere salpare le Suore anche per il Continente nero, già santificato dal Padre S. Francesco e imporporato dal sangue di tanti Confratelli dell’Ordine Serafico» (ASCG serie Corrispondenza, I. 1.2, 1938).
Muore a Genova, presso la Curia generale, il 16 novembre 1938.