Estremi cronologici: 1889 giugno - 1972 mag. 4
Consistenza: n. 1 busta, nn. 12 quaderni e nn. 6 registri
Descrizione: Loano, cittadina della Riviera di Ponente in provincia di Savona, ha visto nascere la Congregazione delle Terziarie Cappuccine, denominate fin dal principio ‘di Loano’, il 23 gennaio 1885. Il progetto di fondare una Congregazione femminile francescana che si occupasse dei poveri e dell’assistenza degli infermi a domicilio era nutrito da tempo dalla pia sig.na Maria Elice che l’aveva confidato e visto approvare da p. Stanislao da Genova ofmcap, fondatore del nuovo Convento dei Cappuccini di Loano, Provinciale dei Cappuccini liguri e, dal 1881, Definitore generale dell’Ordine. Quest’ultimo impegno l’aveva portato a risiedere a Roma, pertanto aveva affidato la sig.na Elice alla direzione spirituale di p. Angelico da Sesti ponente ofmcap, allora residente nel Convento di Finalmarina. Nel giugno del 1883 si diede inizio a costruire l’abitazione, che avrebbe ospitato le future religiose, nell’orto attiguo alla casa della Elice, al quale ci si sarebbe riferiti come al “Conventino”. Intanto la sig.na Anna Maria Rubatto, con la sorella Maddalena e il cognato, il cav. Tuninetti, era solita d’estate frequentare i bagni di Loano, recandosi quotidianamente a Messa presso la Chiesa dei Cappuccini di lì. Nell’estate del 1883, secondo la cronologia lasciataci da p. Bonaventura da Peveragno ofmcap, la Rubatto si distinse per il soccorso prestato a un giovane operaio rimasto ferito nel lavorare alla fabbrica della Elice; da quel momento, da parte di p. Angelico, cominciò l’opera di persuasione per farle accettare la direzione della nascente Congregazione. Almeno quattro aspiranti Terziarie Cappuccine si riunivano nel cosiddetto “Conventino” già nel 1884, dato che nell’ASCG è documentato dal primo documento ufficiale dell’Istituto: un decreto del Vescovo di Albenga, alla cui diocesi Loano apparteneva, nel quale si concedeva il permesso di raccogliersi nella nuova Casa religiosa . Finalmente il 15 dicembre la sig.na Anna Maria Rubatto arrivava definitivamente a Loano per far parte del gruppo delle aspiranti e l’11 gennaio del 1885 veniva loro consegnato il primo Regolamento quotidiano ad experimentum approvato da mons. Filippo Allegro.
Le prime cinque Religiose vestirono l’abito cappuccino il 23 gennaio 1885 e il 17 settembre 1886 emisero la prima Professione. Intanto già nel luglio 1885, per differenza di vedute tra la sig.na Maria Elice e sr. Francesca Rubatto riguardo la vita apostolica a cui le Terziarie si sentivano vocate, mons. Allegro aveva stipulato con la sig.na Elice un contratto per la locazione di una porzione del Conventino , disdetto il 6 ottobre 1894, cosicché le Novizie fossero meno condizionate dalla presenza di quest’ultima. «(…) le povere Suore si trovarono talmente ristrette, che dovettero adibire la Cappella a laboratorio, dovendo ogni giorno fare molta fatica per preparare la Cappella ad uso di preghiera, e poi ad uso di laboratorio. Fu tolta anche la casetta posta nella villa che serviva da laboratorio per le fanciulle esterne, e fu anche tolto [loro] il permesso di passeggiare nella villa. Il laboratorio per le esterne venne chiuso, ma con tutto ciò le Suore si trovarono tanto ristrette che ne soffrivano. La Madre Francesca ne era impensierita e la Comunità cresceva di qualche soggetto: che fare? Avendo ancora del suo comprò un piccolo terreno cintato in Via delle Caselle dove le Suore potessero recarsi a prendere un po’ d’aria e a lavare la biancheria. Si doveva pensare anche all’alloggio. In quell’anno 1887 e seguente il Sig. Graneri, Direttore dell’Ospizio marino piemontese che in quell’epoca aveva sede nel Palazzo municipale, occupando questo e l’unita torre, aveva chiamato le Suore per l’assistenza della colonia bagnante. La Madre Francesca chiese al Direttore il permesso che le Suore si fermassero all’Ospizio dopo terminata la stagione dei bagni. Ottenutolo alcune Suore si stabilirono colà. Per non fare due fuochi a titolo di economia e di povertà, poco dopo risolvette di mandare le Suore giovani e le postulanti a dormirci. Cosicchè tutte le sere, in pieno inverno, dopo la cena, si doveva lasciare il Conventino e recarsi all’Ospizio (…) La Madre Francesca c’inculcava molto di pregare mentre andavamo all’Ospizio e qualche volta, allo scuro di luna, avevamo anche un po’ di paura, ma forti nella fede recitavamo la corona di “Gesù mio misericordia” e quelle di “Vergine Maria (…)” e non ci colse mai nulla di male (…) ciò durò per più di un anno e mezzo (…) Nell’anno 1888 fu posta in vendita dagli eredi del fu Pietro Olivieri la villa dirimpetto ai Cappuccini».
Maturata la convinzione di aprirsi ad un più intenso apostolato e per la necessità di maggior spazio per le religiose, il 18 giugno 1888 si concluse, non senza difficoltà, soprattutto sotto l’aspetto economico , l’acquisto della Villa detta “dell’Angelo” o “Villa Accame”, in via S. Francesco d’Assisi n. 2, che sarà poi sempre considerata la Casa-madre dell’Istituto. La “Tenuta dell’Angelo” fu acquistata da Madre Rubatto dai sigg. Accame-Olivieri e consisteva in una casa colonica, poi ristrutturata in Convento, con annesso del terreno, quest’ultimo nei primi anni solo affittato «(…) La Madre Francesca di Gesù potè in seguito fare acquisto della Villa detta dell’Angelo mediante sacrifizi ed aiuti dei Benefattori non andò a lungo che si costruì l’abitazione per il trasloco completo della piccola Congregazione. Ciò ebbe il suo compimento nell’anno 1894 (…)» . Nonostante l’apertura di una prima Casa a Genova nel marzo 1888, Loano rimarrà la Casa-madre dell’Istituto, punto di riferimento per il carisma delle origini, di una tale importanza che il 6 novembre 1911 vi venne eretto canonicamente il Noviziato, e le Novizie, che fino ad allora erano nella Casa di Genova, lo inaugurarono. «(…) Durante la Grande guerra venne affidato alle Suore, nella città di Loano, il Tubercolosario militare, ed Esse vi prestarono la loro opera di carità ancora per un anno dopo la guerra, e cioè per tutto il 1919 (…)». Più di recente «in data 7 ottobre 1968 hanno avuto inizio i lavori di intera ricostruzione. I precedenti, esistenti corpi di fabbricati della proprietà (…) sono andati demoliti man mano (…) Alla nuova ricostruzione è stata assegnata una denominazione diversa: Via dei Gazzi n. 4».
La documentazione della Casa-madre di Loano è una delle più copiose e meglio conservate rispetto a quella in nostro possesso delle Case più antiche. Ciò si spiega per una serie di motivi, primo fra tutti il fatto che le Cappuccine hanno sempre abitato la medesima Casa e la loro presenza apostolica non è mai venuta meno a Loano. È stata sede del Governo generale, almeno fino al trasferimento di quest’ultimo a Genova nel 1888 (eccettuati gli anni 1940-1945 in cui la Madre generale e il suo Consiglio vi tornarono per sottrarsi ai pericoli della guerra); è stata sede del Noviziato della Provincia italiana pertanto vi ha risieduto costantemente un elevato numero di Suore; la comunità di Loano è stata retta da Superiore molto capaci, consapevoli dell’importanza storico-carismatica del luogo, pertanto abituate a tenere in ordine ed aggiornare registri, a stilare relazioni e a rendicontare le varie attività che si svolgevano periodicamente nella Casa-madre come Capitoli generali, Esercizi spirituali annuali, Corsi di formazione ecc. La documentazione attesta altresì le molteplici attività in cui le Suore si adoperavano, oltre all’assistenza dei malati a domicilio, ovvero: il catechismo dei fanciulli, il laboratorio di cucito, ricamo e maglieria nonchè il lavoro di lavatura-stiratura per la chiesa dei Cappuccini e per biancheria di religiosi e sacerdoti della Diocesi.
Il Fondo consiste in quattro serie, Cronaca, Registri economato, Registri assistenza infermi e Registri Pensionato; le prime riguardano documentazione propria della Casa, mentre le ultime due attestano le attività apostoliche delle Suore. La particolarità ed unicità della presente documentazione è data dalla costante sedimentazione ed integrità che, a differenza di altri fondi relativi alle Case dell’Istituto, non ha subito smembramenti, almeno fino al passaggio giuridico sotto la Provincia italiana, dopo il 1972, che ne ha recepito l’archivio formatosi successivamente. Nel precedente Ordinamento l’intero Fondo era conservato nella busta denominata: “Loano. Casa-madre di S. Giuseppe e dell’Angelo custode” insieme all’ampia documentazione afferente la Curia, nella serie Case aperte. Nell'Ordinamento Villa i documenti erano stati condizionati in buste così denominate: “Loano 1905-1958 Cronaca giornaliera” e “Loano. Cronaca 1940-68”; “S. Esercizi 1948-65”; “I Comunioni 1906-38”; “Laboratorio 1925-59”; “Assist[enza] malati 1944-60”; “Assist[enza] malati 1960-72”; “Pensionati 1963-68”.
Leggibilità buona.
serie CRONACA
Estremi cronologici: 1889 giugno - 1968 ott. 27
Consistenza: nn. 7 quaderni e nn. 2 registri
Descrizione: La serie è la più cospicua e soprattutto più completa fra tutte quelle conservate nell’ASCG e consiste in nn. 4 quaderni di cronaca giornaliera della Casa-madre dell’Istituto, redatta ininterrottamente dal 1938 al 1968. In esse sono annotati eventi riguardanti la vita della Comunità che, avendo ospitato per molti anni anche il Noviziato della provincia italiana, è arricchito dalle celebrazioni liturgiche delle Vestizioni, Professioni temporanee e perpetue, nonchè anniversari personali delle Suore. Ivi venivano celebrate con particolare solennità anche le celebrazioni anniversarie dell’Istituto con la presenza del Cardinale Protettore e di molti vescovi. “Quaderno S.S. Spirituali Esercizi” la Casa di Loano era la sede dove si svolgevano gli Esercizi spirituali annuali: nel quaderno sono registrate la data e il nome del Predicatore, la cadenza delle conferenze giornaliere, nonché il nome e la provenienza delle Suore che vi partecipavano.
“Registro dei bambini della 1^ Comunione” fin dall’inizio della fondazione dell’Istituto le Cappuccine insegnarono il catechismo nella Parrocchia di Loano, ma solo nel 1906 si cominciò ad annotare su un registro i nomi dei bambini preparati per la Prima Comunione o per la Cresima, le date delle celebrazioni (che si svolgevano nella Cappella interna) e i nomi delle catechiste. Il registro, nella prima parte, fa memoria dell’impegno profuso dalle Suore verso la gioventù loanese e di particolari riconoscimenti ricevuti nel 1935 in occasione delle celebrazioni anniversarie del 50° di Fondazione dell’Istituto.
“Memorie della Chiesa. Spese fatte e doni ricevuti dal 1905” vi si narra la provenienza e le caratteristiche di oggetti sacri, arredi, paramenti e suppellettili, acquistati o donati, per uso liturgico per la Cappella della Casa Madre. La datazione è alquanto approssimativa e rivela una relazione postuma rispetto alle vicende narrate; l'intento era di stilare un inventario della suppellettile presente nella Cappella tuttavia di rado o approssimativamente sono registrate le spese sostenute per l’acquisizione e la manutenzione. I documenti erano conservati in carta da pacco fermata da uno grosso spago sopra il quale era stato apposto un cartellino con la seguente dicitura: “Loano. Cronaca 1940-68. S. Esercizi 1948-65. I Comunioni 1906-38. Laboratorio 1925-59. Assist. malati 1944-60. Assist. malati 1960-72. Pensionati 1963-68”, le stesse denominazioni che Madre Villa ha apposto sulle coperte dei singoli quaderni e registri.
serie REGISTRI ECONOMATO
Estremi cronologici: 1911 gennaio – 1955 dicembre
Consistenza: nn. 5 quaderni e n. 1 registro
Descrizione: La serie consiste in documenti di contabilità distinti a seconda delle varie attività svolte dalle Suore della Casa come compensi per il lavoro di lavatura, stiratura e riparazione degli indumenti dei Cappuccini di Loano e di Finalmarina, per la confezione di abiti religiosi o sacerdotali, paramenti e suppellettili, lavatura e stiratura di biancheria per sacerdoti della zona e altri religiosi come i Padri Carmelitani e i Fratelli delle Scuole cristiane di Loano. Della serie fanno parte anche un quaderno con la registrazione delle offerte ricevute in occasione di veglie di preghiera e accompagnamento dei defunti e un registro relativo alle entrate e le uscite dell'attività di laboratorio di cucito e ricamo in cui era impiegato, oltre alle Suore, anche personale esterno.
serie REGISTRI ASSISTENZA INFERMI
Estremi cronologici: 1944 gennaio – 1972 mag. 4
Consistenza: nn. 2 registri
Descrizione: La serie è costituita da registri recanti i dati sull'attività tipizzante il carisma dell'Istituto, ossia l'assistenza diuturna domiciliare degli infermi. Il computo delle assistenze è semestrale infatti due volte l'anno era obbligo di ogni Casa consegnare una relazione al Governo generale dove si comunicava l'andamento regolare della vita religiosa e comunitaria, nell'aspetto liturgico e di preghiera personale, l'osservanza delle Costituzioni, l'attività delle singole Suore, nonchè il rendiconto economico. Nei registri sono dettagliati i dati anagrafici degli assistiti, le condizioni economiche, il tipo di malattia, il numero delle assistenze, l’offerta ricevuta e, più tardi, anche le date di ammissione e cessazione del servizio e il nome della Suora assistente. A partire dal 1954 il modulo viene estremamente semplificato, anche a causa del limitato numero di assistiti.
serie REGISTRI PENSIONATO
Estremi cronologici: 1963 mag. 22 – 1968 ago. 20
Consistenza: n. 1 busta e n. 1 registro
Descrizione: La serie consiste in un unico registro, vidimato dal Sindaco di Loano, dove sono riportati i dati anagrafici e il periodo di permanenza degli ospiti del Pensionato dal 1963 al 1968. La referente presso il Comune era sr. Angela Cambiaghi (sr. Anselma) che annualmente riceveva l’autorizzazione ad affittare nn. 5 camere ammobiliate (le autorizzazioni sono allegate al registro) per un massimo di dieci ospiti.
Consistenza: n. 1 busta, nn. 12 quaderni e nn. 6 registri
Descrizione: Loano, cittadina della Riviera di Ponente in provincia di Savona, ha visto nascere la Congregazione delle Terziarie Cappuccine, denominate fin dal principio ‘di Loano’, il 23 gennaio 1885. Il progetto di fondare una Congregazione femminile francescana che si occupasse dei poveri e dell’assistenza degli infermi a domicilio era nutrito da tempo dalla pia sig.na Maria Elice che l’aveva confidato e visto approvare da p. Stanislao da Genova ofmcap, fondatore del nuovo Convento dei Cappuccini di Loano, Provinciale dei Cappuccini liguri e, dal 1881, Definitore generale dell’Ordine. Quest’ultimo impegno l’aveva portato a risiedere a Roma, pertanto aveva affidato la sig.na Elice alla direzione spirituale di p. Angelico da Sesti ponente ofmcap, allora residente nel Convento di Finalmarina. Nel giugno del 1883 si diede inizio a costruire l’abitazione, che avrebbe ospitato le future religiose, nell’orto attiguo alla casa della Elice, al quale ci si sarebbe riferiti come al “Conventino”. Intanto la sig.na Anna Maria Rubatto, con la sorella Maddalena e il cognato, il cav. Tuninetti, era solita d’estate frequentare i bagni di Loano, recandosi quotidianamente a Messa presso la Chiesa dei Cappuccini di lì. Nell’estate del 1883, secondo la cronologia lasciataci da p. Bonaventura da Peveragno ofmcap, la Rubatto si distinse per il soccorso prestato a un giovane operaio rimasto ferito nel lavorare alla fabbrica della Elice; da quel momento, da parte di p. Angelico, cominciò l’opera di persuasione per farle accettare la direzione della nascente Congregazione. Almeno quattro aspiranti Terziarie Cappuccine si riunivano nel cosiddetto “Conventino” già nel 1884, dato che nell’ASCG è documentato dal primo documento ufficiale dell’Istituto: un decreto del Vescovo di Albenga, alla cui diocesi Loano apparteneva, nel quale si concedeva il permesso di raccogliersi nella nuova Casa religiosa . Finalmente il 15 dicembre la sig.na Anna Maria Rubatto arrivava definitivamente a Loano per far parte del gruppo delle aspiranti e l’11 gennaio del 1885 veniva loro consegnato il primo Regolamento quotidiano ad experimentum approvato da mons. Filippo Allegro.
Le prime cinque Religiose vestirono l’abito cappuccino il 23 gennaio 1885 e il 17 settembre 1886 emisero la prima Professione. Intanto già nel luglio 1885, per differenza di vedute tra la sig.na Maria Elice e sr. Francesca Rubatto riguardo la vita apostolica a cui le Terziarie si sentivano vocate, mons. Allegro aveva stipulato con la sig.na Elice un contratto per la locazione di una porzione del Conventino , disdetto il 6 ottobre 1894, cosicché le Novizie fossero meno condizionate dalla presenza di quest’ultima. «(…) le povere Suore si trovarono talmente ristrette, che dovettero adibire la Cappella a laboratorio, dovendo ogni giorno fare molta fatica per preparare la Cappella ad uso di preghiera, e poi ad uso di laboratorio. Fu tolta anche la casetta posta nella villa che serviva da laboratorio per le fanciulle esterne, e fu anche tolto [loro] il permesso di passeggiare nella villa. Il laboratorio per le esterne venne chiuso, ma con tutto ciò le Suore si trovarono tanto ristrette che ne soffrivano. La Madre Francesca ne era impensierita e la Comunità cresceva di qualche soggetto: che fare? Avendo ancora del suo comprò un piccolo terreno cintato in Via delle Caselle dove le Suore potessero recarsi a prendere un po’ d’aria e a lavare la biancheria. Si doveva pensare anche all’alloggio. In quell’anno 1887 e seguente il Sig. Graneri, Direttore dell’Ospizio marino piemontese che in quell’epoca aveva sede nel Palazzo municipale, occupando questo e l’unita torre, aveva chiamato le Suore per l’assistenza della colonia bagnante. La Madre Francesca chiese al Direttore il permesso che le Suore si fermassero all’Ospizio dopo terminata la stagione dei bagni. Ottenutolo alcune Suore si stabilirono colà. Per non fare due fuochi a titolo di economia e di povertà, poco dopo risolvette di mandare le Suore giovani e le postulanti a dormirci. Cosicchè tutte le sere, in pieno inverno, dopo la cena, si doveva lasciare il Conventino e recarsi all’Ospizio (…) La Madre Francesca c’inculcava molto di pregare mentre andavamo all’Ospizio e qualche volta, allo scuro di luna, avevamo anche un po’ di paura, ma forti nella fede recitavamo la corona di “Gesù mio misericordia” e quelle di “Vergine Maria (…)” e non ci colse mai nulla di male (…) ciò durò per più di un anno e mezzo (…) Nell’anno 1888 fu posta in vendita dagli eredi del fu Pietro Olivieri la villa dirimpetto ai Cappuccini».
Maturata la convinzione di aprirsi ad un più intenso apostolato e per la necessità di maggior spazio per le religiose, il 18 giugno 1888 si concluse, non senza difficoltà, soprattutto sotto l’aspetto economico , l’acquisto della Villa detta “dell’Angelo” o “Villa Accame”, in via S. Francesco d’Assisi n. 2, che sarà poi sempre considerata la Casa-madre dell’Istituto. La “Tenuta dell’Angelo” fu acquistata da Madre Rubatto dai sigg. Accame-Olivieri e consisteva in una casa colonica, poi ristrutturata in Convento, con annesso del terreno, quest’ultimo nei primi anni solo affittato «(…) La Madre Francesca di Gesù potè in seguito fare acquisto della Villa detta dell’Angelo mediante sacrifizi ed aiuti dei Benefattori non andò a lungo che si costruì l’abitazione per il trasloco completo della piccola Congregazione. Ciò ebbe il suo compimento nell’anno 1894 (…)» . Nonostante l’apertura di una prima Casa a Genova nel marzo 1888, Loano rimarrà la Casa-madre dell’Istituto, punto di riferimento per il carisma delle origini, di una tale importanza che il 6 novembre 1911 vi venne eretto canonicamente il Noviziato, e le Novizie, che fino ad allora erano nella Casa di Genova, lo inaugurarono. «(…) Durante la Grande guerra venne affidato alle Suore, nella città di Loano, il Tubercolosario militare, ed Esse vi prestarono la loro opera di carità ancora per un anno dopo la guerra, e cioè per tutto il 1919 (…)». Più di recente «in data 7 ottobre 1968 hanno avuto inizio i lavori di intera ricostruzione. I precedenti, esistenti corpi di fabbricati della proprietà (…) sono andati demoliti man mano (…) Alla nuova ricostruzione è stata assegnata una denominazione diversa: Via dei Gazzi n. 4».
La documentazione della Casa-madre di Loano è una delle più copiose e meglio conservate rispetto a quella in nostro possesso delle Case più antiche. Ciò si spiega per una serie di motivi, primo fra tutti il fatto che le Cappuccine hanno sempre abitato la medesima Casa e la loro presenza apostolica non è mai venuta meno a Loano. È stata sede del Governo generale, almeno fino al trasferimento di quest’ultimo a Genova nel 1888 (eccettuati gli anni 1940-1945 in cui la Madre generale e il suo Consiglio vi tornarono per sottrarsi ai pericoli della guerra); è stata sede del Noviziato della Provincia italiana pertanto vi ha risieduto costantemente un elevato numero di Suore; la comunità di Loano è stata retta da Superiore molto capaci, consapevoli dell’importanza storico-carismatica del luogo, pertanto abituate a tenere in ordine ed aggiornare registri, a stilare relazioni e a rendicontare le varie attività che si svolgevano periodicamente nella Casa-madre come Capitoli generali, Esercizi spirituali annuali, Corsi di formazione ecc. La documentazione attesta altresì le molteplici attività in cui le Suore si adoperavano, oltre all’assistenza dei malati a domicilio, ovvero: il catechismo dei fanciulli, il laboratorio di cucito, ricamo e maglieria nonchè il lavoro di lavatura-stiratura per la chiesa dei Cappuccini e per biancheria di religiosi e sacerdoti della Diocesi.
Il Fondo consiste in quattro serie, Cronaca, Registri economato, Registri assistenza infermi e Registri Pensionato; le prime riguardano documentazione propria della Casa, mentre le ultime due attestano le attività apostoliche delle Suore. La particolarità ed unicità della presente documentazione è data dalla costante sedimentazione ed integrità che, a differenza di altri fondi relativi alle Case dell’Istituto, non ha subito smembramenti, almeno fino al passaggio giuridico sotto la Provincia italiana, dopo il 1972, che ne ha recepito l’archivio formatosi successivamente. Nel precedente Ordinamento l’intero Fondo era conservato nella busta denominata: “Loano. Casa-madre di S. Giuseppe e dell’Angelo custode” insieme all’ampia documentazione afferente la Curia, nella serie Case aperte. Nell'Ordinamento Villa i documenti erano stati condizionati in buste così denominate: “Loano 1905-1958 Cronaca giornaliera” e “Loano. Cronaca 1940-68”; “S. Esercizi 1948-65”; “I Comunioni 1906-38”; “Laboratorio 1925-59”; “Assist[enza] malati 1944-60”; “Assist[enza] malati 1960-72”; “Pensionati 1963-68”.
Leggibilità buona.
serie CRONACA
Estremi cronologici: 1889 giugno - 1968 ott. 27
Consistenza: nn. 7 quaderni e nn. 2 registri
Descrizione: La serie è la più cospicua e soprattutto più completa fra tutte quelle conservate nell’ASCG e consiste in nn. 4 quaderni di cronaca giornaliera della Casa-madre dell’Istituto, redatta ininterrottamente dal 1938 al 1968. In esse sono annotati eventi riguardanti la vita della Comunità che, avendo ospitato per molti anni anche il Noviziato della provincia italiana, è arricchito dalle celebrazioni liturgiche delle Vestizioni, Professioni temporanee e perpetue, nonchè anniversari personali delle Suore. Ivi venivano celebrate con particolare solennità anche le celebrazioni anniversarie dell’Istituto con la presenza del Cardinale Protettore e di molti vescovi. “Quaderno S.S. Spirituali Esercizi” la Casa di Loano era la sede dove si svolgevano gli Esercizi spirituali annuali: nel quaderno sono registrate la data e il nome del Predicatore, la cadenza delle conferenze giornaliere, nonché il nome e la provenienza delle Suore che vi partecipavano.
“Registro dei bambini della 1^ Comunione” fin dall’inizio della fondazione dell’Istituto le Cappuccine insegnarono il catechismo nella Parrocchia di Loano, ma solo nel 1906 si cominciò ad annotare su un registro i nomi dei bambini preparati per la Prima Comunione o per la Cresima, le date delle celebrazioni (che si svolgevano nella Cappella interna) e i nomi delle catechiste. Il registro, nella prima parte, fa memoria dell’impegno profuso dalle Suore verso la gioventù loanese e di particolari riconoscimenti ricevuti nel 1935 in occasione delle celebrazioni anniversarie del 50° di Fondazione dell’Istituto.
“Memorie della Chiesa. Spese fatte e doni ricevuti dal 1905” vi si narra la provenienza e le caratteristiche di oggetti sacri, arredi, paramenti e suppellettili, acquistati o donati, per uso liturgico per la Cappella della Casa Madre. La datazione è alquanto approssimativa e rivela una relazione postuma rispetto alle vicende narrate; l'intento era di stilare un inventario della suppellettile presente nella Cappella tuttavia di rado o approssimativamente sono registrate le spese sostenute per l’acquisizione e la manutenzione. I documenti erano conservati in carta da pacco fermata da uno grosso spago sopra il quale era stato apposto un cartellino con la seguente dicitura: “Loano. Cronaca 1940-68. S. Esercizi 1948-65. I Comunioni 1906-38. Laboratorio 1925-59. Assist. malati 1944-60. Assist. malati 1960-72. Pensionati 1963-68”, le stesse denominazioni che Madre Villa ha apposto sulle coperte dei singoli quaderni e registri.
serie REGISTRI ECONOMATO
Estremi cronologici: 1911 gennaio – 1955 dicembre
Consistenza: nn. 5 quaderni e n. 1 registro
Descrizione: La serie consiste in documenti di contabilità distinti a seconda delle varie attività svolte dalle Suore della Casa come compensi per il lavoro di lavatura, stiratura e riparazione degli indumenti dei Cappuccini di Loano e di Finalmarina, per la confezione di abiti religiosi o sacerdotali, paramenti e suppellettili, lavatura e stiratura di biancheria per sacerdoti della zona e altri religiosi come i Padri Carmelitani e i Fratelli delle Scuole cristiane di Loano. Della serie fanno parte anche un quaderno con la registrazione delle offerte ricevute in occasione di veglie di preghiera e accompagnamento dei defunti e un registro relativo alle entrate e le uscite dell'attività di laboratorio di cucito e ricamo in cui era impiegato, oltre alle Suore, anche personale esterno.
serie REGISTRI ASSISTENZA INFERMI
Estremi cronologici: 1944 gennaio – 1972 mag. 4
Consistenza: nn. 2 registri
Descrizione: La serie è costituita da registri recanti i dati sull'attività tipizzante il carisma dell'Istituto, ossia l'assistenza diuturna domiciliare degli infermi. Il computo delle assistenze è semestrale infatti due volte l'anno era obbligo di ogni Casa consegnare una relazione al Governo generale dove si comunicava l'andamento regolare della vita religiosa e comunitaria, nell'aspetto liturgico e di preghiera personale, l'osservanza delle Costituzioni, l'attività delle singole Suore, nonchè il rendiconto economico. Nei registri sono dettagliati i dati anagrafici degli assistiti, le condizioni economiche, il tipo di malattia, il numero delle assistenze, l’offerta ricevuta e, più tardi, anche le date di ammissione e cessazione del servizio e il nome della Suora assistente. A partire dal 1954 il modulo viene estremamente semplificato, anche a causa del limitato numero di assistiti.
serie REGISTRI PENSIONATO
Estremi cronologici: 1963 mag. 22 – 1968 ago. 20
Consistenza: n. 1 busta e n. 1 registro
Descrizione: La serie consiste in un unico registro, vidimato dal Sindaco di Loano, dove sono riportati i dati anagrafici e il periodo di permanenza degli ospiti del Pensionato dal 1963 al 1968. La referente presso il Comune era sr. Angela Cambiaghi (sr. Anselma) che annualmente riceveva l’autorizzazione ad affittare nn. 5 camere ammobiliate (le autorizzazioni sono allegate al registro) per un massimo di dieci ospiti.