Dopo la Casa-madre di Loano la più antica residenza delle Terziarie è stata quella di Voltri, cittadina che sorge sul Golfo di Genova. Comune autonomo fino al 1859, fu proclamata città con Regio Decreto nel 1903 per poi essere accorpata al capoluogo ligure nel 1926.
«Nel 1886 a’ 9 di Dicembre. Partirono dalla Casa di Loano n. 5 Suore, cioè la Molto Reverenda Madre Francesca di Gesù (…) allo scopo di fondare in Voltri una casa per l’assistenza degli Infermi poveri a Domicilio sussidiata dal Municipio (…) Presero alloggio in un appartamento della Signora Anna Grillo in Via sant’Ambrogio (…) col fitto di £ 360 all’anno» , molto aiutate anche dal Cappuccino p. Pio da Genova e dalla Società del Mutuo Soccorso che successivamente le provvide diverse volte con pubbliche sottoscrizioni affinchè la loro opera si estendesse anche ai diseredati. «I risultati ottenuti in quest’opera di carità furono consolantissimi. Entravano nelle case più povere e meno cristiane, nelle soffitte, presso i malati di ogni età, sesso ed affetti da malattie di ogni specie, portando il conforto e le cure del caso ai poveri sofferenti (…) L’opera caritatevole delle Suore si distinse specialmente nelle varie epidemie ove anche maggiori furono i frutti di bene».
«Nell’anno 1889 vi fu uno scoppio di vaiuolo nella popolazione. Il Municipio, vedendo che per lo scarso numero non tutti potevano avere assistenza, chiamò un servizio provvisorio di altre due Suore, le quali si fermarono dal mese di Luglio fino a Settembre (…) In quell’epoca il Municipio costituì un Lazzaretto provvisorio in una sala del civico Ospedale san Carlo e gli attaccati dal morbo, che non potevano assistersi alla propria casa, vi erano condotti e le Suore se ne prendevano cura».
Nel dicembre del 1891 le Suore si trasferiscono dalla casa della sig.a Grillo a Givi, ubicata molto lontano dal Paese, pertanto l’assistenza le Terziarie viene gravata anche dal lungo tragitto che devono percorrere per svolgere il loro servizio. Nel 1897 stipulano un contratto dietro compenso con il Sindaco per l’assistenza della popolazione povera, servizio che si intensifica durante le costanti epidemie che l’affliggono in particolare nel 1891 e 1899 per il vaiolo e nel 1893 per il tifo. In quelle circostanze muoiono due Suore: il 20 settembre 1892 suor M. Andreina Consonni, per tisi galoppante, stremata dall’assistenza prodigata ai malati; il 6 gennaio 1893 suor M. Agnese Pescio perché infettata da un malato di tifo. «Nel Giugno e Luglio del 1902 le Suore assistettero pure i vaiuolosi della Cascine Cile (comune di Mele). Indi nel 1911, dal 12 Agosto al 5 Settembre, e dal 20 Settembre al 14 Ottobre, assistettero i Colerosi nel Lazzaretto».
Dal 1909 le Suore si adegueranno a un Regolamento stilato dalla Congregazione di Carità di Voltri per il servizio di assistenza gratuita a domicilio degli infermi poveri e dalla stessa Congregazione saranno stipendiate. Il 1° dicembre si ritirano in Via Chiaramone, in un appartamento in affitto della Sig.ra Nicoletta Vallarino. Nel dicembre 1899 muore il Dr. Giuseppe Parodi che lascia ogni suo avere all’Ospedale con l’obbligo di assegnare il suo palazzo ad abitazione delle Suore Cappuccine, ma sorgono difficoltà tra i fratelli del defunto e l’Amministrazione. Nel gennaio 1908 alle Suore viene comunicato che la pratica è risolta: l’Ospedale, erede del patrimonio e delle intenzioni del Dr. Giuseppe Parodi, cede il palazzo destinato ad abitazione delle Suore al fratello del defunto, il Sig. Emanuele Parodi, e l’Amministrazione dell’Ospedale bilancerà un fondo annuale a favore delle Suore fino a quando rimarranno in Voltri». Dal 1903 le Suore abitano in Via Bancarelle n. 5, casa concessa loro dall’amministrazione dell’Orfanatrofio Duchessa di Gallura «(…) cessione non fatta che dopo molte difficoltà, superate in poi da vari buoni amministratori, e specialmente dal Marchese Vincenzo Cattaneo» . Nel 1920 le Suore praticamente sono dipendenti del Comune e rientrano nei bilanci dello stesso come stipendiate. Tra le carte è conservato un «Breve regolamento ad uso delle Suore che saranno destinate per la sorveglianza dei vecchi nel ricovero della città di Voltri» autografo di Madre Angelica Pisano, databile nel 1923 ca., da cui si desume che, oltre all’assistenza domiciliare, la numerosa Comunità di Terziarie lì aveva nelle sue cure anche un ricovero per anziani. Nel 1937 l’Ente comunale di Assistenza di Genova cessa di stipendiare le Suore perché le considera già beneficiate dalla cessata Congregazione di carità.
Nell’aprile del 1960 le Suore, la cui Casa religiosa è in Via al Santuario delle Grazie, nonostante la petizione dei cittadini voltresi , sono ritirate dall’allora Madre generale sr. Luciana Bombelli: «Varie cause ci inducono a questo passo e prima fra tutte l’alloggio delle Suore che, essendo vecchio e rovinoso fabbricato, si è reso in questi ultimi anni tanto malsano da non potervi abitare. Inoltre, essendo situato alquanto fuori dall’abitato, rimane per le religiose molto scomodo, per le difficoltà che trovano nel compimento dei loro doveri religiosi e di assistenza infermieristica alla popolazione».
Tutto ciò che rimane dell’Archivio di questa fondazione così antica è rappresentato da una busta di nn. 47 carte sciolte, un volume e un registro, vale a dire una minima parte di quanto prodotto durante la lunga attività delle Terziarie a Voltri. Il Fondo nell’Ordinamento Villa era stato accorpato a documenti afferenti alla Curia, nella serie Case chiuse, in una busta denominata: “Voltri. Assistenza a domicilio”. La documentazione relativa a questa Casa ha subito un pesante smembramento durante le ricerche del CSMR quando è stata fatta confluire, seppur parzialmente, nel faldone “Documenti [del] tempo [di] Madre Francesca dal 1899 al 1904” dove era conservata la corrispondenza con il Sindaco di Voltri e con il Presidente della Congregazione di Carità risalenti al 1904. Nell’Ordinamento XXI sec., sono tornate a far parte, nel FCg, della serie Case Istituto. Il Fondo si articola nelle serie Amministrazione e Cronaca.
Estremi cronologici: 1893 lug. 15 - 1960 maggio
Consistenza: n. 1 busta, n. 1 volume e n. 1 registro
serie AMMINISTRAZIONE
Estremi cronologici: 1893 lug. 15 - ca. 1935 giugno
Consistenza: n. 1 busta e n. 1 volume
Descrizione: La serie consiste in parte della corrispondenza della Superiora della Casa con le Madri generali, l’ing. Girolamo Patrone, la sig.a Amici, il sig. Domenico Rosselli, il Ministro provinciale dei Cappuccini e l'Amministratore delegato dell'Opera Pia Brignole-Sale in Voltri, i decreti di erezione e benedizione della Via Crucis e quello in cui si concede la celebrazione della S. Messa del Giovedì Santo nella Cappella, nonché le nomine del Confessore ordinario e straordinario.
serie CRONACA
Estremi cronologici: 1917 marzo - 1960 maggio
Consistenza: n. 1 registro
Descrizione: La serie consiste in un libro di cronaca dove, nella prima parte, sono trascritti i brani più salienti della precedente, purtroppo perduta, con la narrazione della fondazione. È una delle Memorie più complete, considerato l’ampio arco di tempo di cui narra, almeno a partire dal 1917, continuativamente le vicende della Comunità di Voltri. Si sono alternate nella stesura diverse croniste e alcune, inusualmente, hanno sottoscritto le registrazioni: suor M. Costantina, suor M. Colomba [Roverio], Superiora, suor Maria degli Angeli di san Francesco [Consonni]e infine suor M. Anacleta, Superiora. Le registrazioni terminano con la chiusura e il ritiro delle Suore avvenuta nel maggio 1960. Anche in questo libro si trova memoria dei Benefattori con l’indicazione dei rispettivi donativi.
«Nell’anno 1889 vi fu uno scoppio di vaiuolo nella popolazione. Il Municipio, vedendo che per lo scarso numero non tutti potevano avere assistenza, chiamò un servizio provvisorio di altre due Suore, le quali si fermarono dal mese di Luglio fino a Settembre (…) In quell’epoca il Municipio costituì un Lazzaretto provvisorio in una sala del civico Ospedale san Carlo e gli attaccati dal morbo, che non potevano assistersi alla propria casa, vi erano condotti e le Suore se ne prendevano cura».
Nel dicembre del 1891 le Suore si trasferiscono dalla casa della sig.a Grillo a Givi, ubicata molto lontano dal Paese, pertanto l’assistenza le Terziarie viene gravata anche dal lungo tragitto che devono percorrere per svolgere il loro servizio. Nel 1897 stipulano un contratto dietro compenso con il Sindaco per l’assistenza della popolazione povera, servizio che si intensifica durante le costanti epidemie che l’affliggono in particolare nel 1891 e 1899 per il vaiolo e nel 1893 per il tifo. In quelle circostanze muoiono due Suore: il 20 settembre 1892 suor M. Andreina Consonni, per tisi galoppante, stremata dall’assistenza prodigata ai malati; il 6 gennaio 1893 suor M. Agnese Pescio perché infettata da un malato di tifo. «Nel Giugno e Luglio del 1902 le Suore assistettero pure i vaiuolosi della Cascine Cile (comune di Mele). Indi nel 1911, dal 12 Agosto al 5 Settembre, e dal 20 Settembre al 14 Ottobre, assistettero i Colerosi nel Lazzaretto».
Dal 1909 le Suore si adegueranno a un Regolamento stilato dalla Congregazione di Carità di Voltri per il servizio di assistenza gratuita a domicilio degli infermi poveri e dalla stessa Congregazione saranno stipendiate. Il 1° dicembre si ritirano in Via Chiaramone, in un appartamento in affitto della Sig.ra Nicoletta Vallarino. Nel dicembre 1899 muore il Dr. Giuseppe Parodi che lascia ogni suo avere all’Ospedale con l’obbligo di assegnare il suo palazzo ad abitazione delle Suore Cappuccine, ma sorgono difficoltà tra i fratelli del defunto e l’Amministrazione. Nel gennaio 1908 alle Suore viene comunicato che la pratica è risolta: l’Ospedale, erede del patrimonio e delle intenzioni del Dr. Giuseppe Parodi, cede il palazzo destinato ad abitazione delle Suore al fratello del defunto, il Sig. Emanuele Parodi, e l’Amministrazione dell’Ospedale bilancerà un fondo annuale a favore delle Suore fino a quando rimarranno in Voltri». Dal 1903 le Suore abitano in Via Bancarelle n. 5, casa concessa loro dall’amministrazione dell’Orfanatrofio Duchessa di Gallura «(…) cessione non fatta che dopo molte difficoltà, superate in poi da vari buoni amministratori, e specialmente dal Marchese Vincenzo Cattaneo» . Nel 1920 le Suore praticamente sono dipendenti del Comune e rientrano nei bilanci dello stesso come stipendiate. Tra le carte è conservato un «Breve regolamento ad uso delle Suore che saranno destinate per la sorveglianza dei vecchi nel ricovero della città di Voltri» autografo di Madre Angelica Pisano, databile nel 1923 ca., da cui si desume che, oltre all’assistenza domiciliare, la numerosa Comunità di Terziarie lì aveva nelle sue cure anche un ricovero per anziani. Nel 1937 l’Ente comunale di Assistenza di Genova cessa di stipendiare le Suore perché le considera già beneficiate dalla cessata Congregazione di carità.
Nell’aprile del 1960 le Suore, la cui Casa religiosa è in Via al Santuario delle Grazie, nonostante la petizione dei cittadini voltresi , sono ritirate dall’allora Madre generale sr. Luciana Bombelli: «Varie cause ci inducono a questo passo e prima fra tutte l’alloggio delle Suore che, essendo vecchio e rovinoso fabbricato, si è reso in questi ultimi anni tanto malsano da non potervi abitare. Inoltre, essendo situato alquanto fuori dall’abitato, rimane per le religiose molto scomodo, per le difficoltà che trovano nel compimento dei loro doveri religiosi e di assistenza infermieristica alla popolazione».
Tutto ciò che rimane dell’Archivio di questa fondazione così antica è rappresentato da una busta di nn. 47 carte sciolte, un volume e un registro, vale a dire una minima parte di quanto prodotto durante la lunga attività delle Terziarie a Voltri. Il Fondo nell’Ordinamento Villa era stato accorpato a documenti afferenti alla Curia, nella serie Case chiuse, in una busta denominata: “Voltri. Assistenza a domicilio”. La documentazione relativa a questa Casa ha subito un pesante smembramento durante le ricerche del CSMR quando è stata fatta confluire, seppur parzialmente, nel faldone “Documenti [del] tempo [di] Madre Francesca dal 1899 al 1904” dove era conservata la corrispondenza con il Sindaco di Voltri e con il Presidente della Congregazione di Carità risalenti al 1904. Nell’Ordinamento XXI sec., sono tornate a far parte, nel FCg, della serie Case Istituto. Il Fondo si articola nelle serie Amministrazione e Cronaca.
Estremi cronologici: 1893 lug. 15 - 1960 maggio
Consistenza: n. 1 busta, n. 1 volume e n. 1 registro
serie AMMINISTRAZIONE
Estremi cronologici: 1893 lug. 15 - ca. 1935 giugno
Consistenza: n. 1 busta e n. 1 volume
Descrizione: La serie consiste in parte della corrispondenza della Superiora della Casa con le Madri generali, l’ing. Girolamo Patrone, la sig.a Amici, il sig. Domenico Rosselli, il Ministro provinciale dei Cappuccini e l'Amministratore delegato dell'Opera Pia Brignole-Sale in Voltri, i decreti di erezione e benedizione della Via Crucis e quello in cui si concede la celebrazione della S. Messa del Giovedì Santo nella Cappella, nonché le nomine del Confessore ordinario e straordinario.
serie CRONACA
Estremi cronologici: 1917 marzo - 1960 maggio
Consistenza: n. 1 registro
Descrizione: La serie consiste in un libro di cronaca dove, nella prima parte, sono trascritti i brani più salienti della precedente, purtroppo perduta, con la narrazione della fondazione. È una delle Memorie più complete, considerato l’ampio arco di tempo di cui narra, almeno a partire dal 1917, continuativamente le vicende della Comunità di Voltri. Si sono alternate nella stesura diverse croniste e alcune, inusualmente, hanno sottoscritto le registrazioni: suor M. Costantina, suor M. Colomba [Roverio], Superiora, suor Maria degli Angeli di san Francesco [Consonni]e infine suor M. Anacleta, Superiora. Le registrazioni terminano con la chiusura e il ritiro delle Suore avvenuta nel maggio 1960. Anche in questo libro si trova memoria dei Benefattori con l’indicazione dei rispettivi donativi.