Dal1° al 12/1
Assisi convegno per i coordinatori delle missioni al popolo dei P. Francescani. Presenti 25 Padri, la responsabile dell’O.S.F. sig.na Emerenziana ed io sostitutrice della responsabile nazionale del MO.RE.FRA. Giorni intensi e ricchi di preghiera. Grazie alla delicatezza di P. Guglielmo Bozzo Francescano, ho potuto pregare sulla Tomba del Serafico Padre e visitare pregando Lodi S. Chiara, P. Guglielmo mi portò pure a S. Rufino e permise che andassi a S. Damiano. Nell’andare ad ASSISI (in automobile) pregammo Lodi e dopo Sarzana iniziammo il S. Rosario che terminammo a Perugia, fu stupendo questo viaggio; nel ritorno con altri due Padri pregammo il Rosario, ma in forma più breve. Grazie Padre S. di tutto.

Venerdì 5/2
Questa sera dopo la lezione di P. Teodoro Carmelitano, gli ho chiesto, se l’amore di riconoscenza che sento verso P. Antonio è puro come io sono convinta che sia. P. Teodoro che un po’ mi conosce (dal 79), mi ha risposto di stare tranquilla e di continuare pure così. Concluse: “Chiedi a Dio non l’umiltà, ma la carità”. Ha ragione P. Teodoro perché la vera carità è pure umiltà.

Dom. 14/2
Gesù, grazie che sei il Signore. Come posso ringraziarti di tutto? Aiutami Tu a farlo, con l’essere più buona, silenziosa, generosa, umile, dammi ti prego o Padre, nel nome di Gesù, il Tuo Spirito di carità perché ti possa amare sempre nei fratelli e non essere seria (cioè non fare soggezione).
Senti, Padre S., come posso ringraziarti, lodarti e benedirti per tutti i sacerdoti che metti sul mio cammino? Per P. Antonio mio confessore e direttore, come posso ringraziarti? Lui è sempre disponibile. Che grande dono quando abbiamo in comune il nostro Sacerdozio Tuo dono o Padre Santo, che ricchezza ne è scaturita! Non me ne sarei mai immaginata una sorgente così ricca. Sono passati 3 anni più, ma che fonte di grazia, certo che a guadagnare sono stata io col suo Sacerdozio ministeriale, lui P. Antonio ha voluto solo ciò che già possedeva il sacerdozio comune di me Battezzata? Gesù grazie del Mst./ spns. Trinità S., tutto in Te, facci uno nel Tuo amore, in Te, effondi su P. Antonio il tuo Spirito e conformalo al Tuo Gesù di cui Lui è tanto innamorato. Maria SS. tienici uniti in Te ed in Gesù.

Martedì 24/2
Oggi P. Antonio mi ha scritto queste righe dietro mia richiesta di un ricordo suo spirituale. Signore con quanta docilità, semplicità, umiltà amorosa ha scritto queste parole spiegandomi cosa intendeva lasciarmi.
Signore sto chiedendo troppo a P. Antonio, Tu lo sai il perché (dei doni è sempre bene approfittarne), ma Lui è sempre disponibile ad accogliermi ed ascoltarmi.
Signore che veramente si realizzi l’unione in Te Sommo Sacerdote, così che P. Antonio abbia a vivere solo di Te ed in Te, irradiandoti su tutte le anime a Lui affidate e guidate e su tutte le anime che avvicina nel suo ministero Sacerdotale.
A me fammi la grazia di vivere, o Signore, queste parole, di seguire gli insegnamenti e l’esempio di P. Ant.e di essere tutta Tua.
Facci uno in Te o Signore Gesù per la gloria del Padre. Maria SS. siamo tuoi, rivelaci il Tuo Gesù e donaci il Suo Spirito.
Testamento che mi dona P. Antonio Tramontana, mio confessore e direttore spirituale.
Non ti agitare per le incomprensioni e anche ingiustizie della vita di Comunità, ma accettale per amore di Gesù maltrattato.

Non ti affannare sopra i tuoi difetti rallenta il tuo cammino.

Non ti interessare troppo su discorsi di cose superflue.

Ma vivi di raccoglimento e preghiera senza però cercare di sentire le consolazioni della preghiera. Vivi di fede in questo.

Il nostro Sacerdozio sia per la Chiesa.
P. Antonio
Febb. 1988

Dal 27/2 al 13/3
Missione al popolo di Reggio Calabria. Svolgo la missione nella Parrocchia di Maria SS. Assunta. Tutto a lode di Dio.

19/3
Collaborata da P. Massimo Tedol di O.F.M. guido la giornata di ritiro ai responsabili della Parrocchia di Sturla.

Dal 5 all’8/4
Convegno a Seiano (NA) delle PP.OO.MM. nel ritorno faccio una breve visita al Santuario di Pompei.

Dal 19 al 22/4
Tre giorni di Esercizi dell’Apostolato della Preghiera. Grazie Gesù di questo dono, d’aver lavorato per il Tuo Regno con P. Antonio, mio Direttore.

25/4
Grazie per questo pomeriggio, “Padre S.” sei stupendo. Tu solo sei Padre. Grazie di questi due ultimi incontri con P. Antonio, egli veramente vive solo di Te ed in Te o Gesù, ed ha capito ciò che il Padre mi ha donato oggi anche se non ho parlato. Questi istanti che Tu o Padre mi doni, portandomi in Te, siano per la Tua gloria e per il bene dei fratelli.

MOMENTI FORTI DI PREGHIERA
Martedì - marzo ‘77 (S. Camillo - P.C. Savoia)
29 – 12 – ‘77 (Capiago CO – Mons. Zennaro Ant.)
Agosto – Varese ‘78 ed ‘85
30 – 12 – ‘87 (Chioggia – VE – Mons. Zennaro)
25 – 4 – ‘88 (Ge. P. Ant. Tramontana)
11 – 5 – ‘88 (Ge. S. Messa – Don Giuseppe)
24 – 6 – ‘88 Chiusura S. Esercizi. Col. 3, 14-15. Essere la piccola gioia della Trinità.

Dal 4 al 10 – 7
Lourdes: Stupendo (meravigliosi i momenti passati alla Grotta dalle 4.30 alle 7.00 del mattino).

Dal 14 al 29 – 7
Varese: grazie Gesù, grazie di tutto specie per sabato e domenica 24 quando Tu mi hai offerto a Maria SS. ed Ella accogliendomi mi disse: “Ti dono il mio amore per Gesù”.
Grazie pure per le catechesi che mi hai donato per il gruppo. (Lode e Testimonianza) Riporto la definizione che Tu, o Gesù, mi hai dato nella preghiera: “La testimonianza è la traboccante gioia dell’anima posseduta da Dio che esplode nella vita con quella luce di pace e donazione per mezzo della quale Dio si comunica ai fratelli nella comunione più vera”.

Dal 30/10 al 20/11
Missione di Correggio (RE) e vicariato. Svolgo la missione nella Parrocchia di Mandriolo, dedicata alla SS. Annunziata.
Nel pomeriggio dal 20/11 vado alla Parrocchia dello Spirito S. in RE per un post-missione.
Nel pomeriggio del 22 fino al 25 sono nella Parrocchia di S. Maurizio (RE) per un post-missione.

Il 26 /11
M’incontro con P. Antonio T., pure lui gioisce per quanto il Signore ha operato per mezzo mio in questo periodo. Grazie Gesù lode e gloria a Te.

6/12
Grazie di questo incontro con P. Antonio; gli scritti gli sono piaciuti e così li riporto, perché essi esprimono ciò che Dio mi mostra in questo periodo.

15/9/88
L’incontro con Cristo è sempre qualcosa di forte, che mi cambia e mette in me una forte sete di Lui, una sete di santità tanto da farmi esclamare con meraviglioso stupore di me e con vergogna: “Perché non mi sono ancora santificata? Che cosa aspetto?” Lui mi chiama e mi vuol far dono di Se stesso, della sua santità.

Edda lasciati guardare da Lui, possedere da Lui, donati tutta a Lui, accogli la volontà del Padre quale dono del suo amore; sia Lui solo, Gesù, il tuo Amore.
Questo Amore richiede amore, che per me è accoglienza della volontà del Padre negli avvenimenti quotidiani, accoglienza che richiede: raccoglimento, preghiera, umiltà, mortificazione di tutto il mio essere, specialmente della mia volontà, del mio giudizio.
Tutto ciò non è negazione, ma dono d’amore che porta con sé gioia, pace, semplicità, povertà, purezza. È bello vivere così con Lui nel suo amore silenzioso, calmo, misericordioso, delicato, dove ogni violenza diventa gioia dello spirito ed ogni cosa è nulla perché Lui solo È, ed i fratelli sono una pedana di lancio per gettarmi sempre più nel suo abbraccio Paterno, in un abbandono totale per mezzo del quale non vivo più che per Lui anche quando il mio pensiero è occupato nel lavoro, ma sento che il mio cuore è in Lui ed Egli mi dona la Sua pace, il Suo amore.
L’occupazione quotidiana sia l’amore semplice e puro come Lui mi ha detto con la Sua vita fatta di un irrevocabile “AMEN” al Padre.
Ecco il valore del silenzio che mi getta sempre più e solo in Lui, e mi fa vivere nel desiderio dell’amore dei “TRE”.
È bello vivere così immersa in Dio, e questo non per un egoismo di godere, ma per trasfondere Lui in ogni fratello che Egli mette sul mio cammino: la sua pace, la sua bontà, il suo amore.
Sì, voglio essere un canale di cui Dio si serve per rivelarsi ai fratelli; è questo solo il compito che Egli chiede da me: essere in Lui per essere strumento docile alla Sua grazia. È questa la strada percorsa da Gesù, da Maria, dai Santi. A me lodare Dio d’avermi fatto comprendere questo e di avere messo in me questo anelito, questo spasimo dolce della Sua grazia, della Sua gloria.
Ti chiedo Signore, aiutami a vivere con tutta la generosità e tutto l’amore di cui sono capace, il mio “AMEN”.

15/10/88
Per essere dobbiamo avere il coraggio di perdere tempo nel rimanere in silenzio e nello stare fermi. In questo ci è maestro l’Oriente, come pure lo sono i Padri del deserto con i loro scritti e con la loro vita, da cui promana una saggezza divina.
Per aprire il mio cuore ad orizzonti infiniti come quelli ecumenici della carità, ho bisogno di ascoltare Dio, i fratelli, le cose, me stessa alla luce della Verità. Per ascoltare devo dare del tempo, perché un vero ascolto richiede tempo; se non riesco a fare questo nella mia vita, non riuscirò mai ad essere me stessa, ma sarò solamente, come dice S. Paolo, un bronzo tintinnante ed un cembalo squillante, sarò solo un vento indesiderato.
È vero che lo stare fermi senza fare niente oggi può essere ritenuto spreco, perché si considera più il produrre che l’essere, ma la Sapienza dice che è proprio nel silenzio di tutto l’essere che Dio crea un cuore nuovo, uomini nuovi.
Ecco l’esempio lampante: Maria di Nazareth. Maria è lì in ascolto, apparentemente senza fare nulla, quando Dio la visita per mezzo del Suo Messaggero, nel profondo di sé, Ella coglie che chi le sta di fronte, non è un essere qualunque, ma un messaggero di Dio che le vuole offrire un dono d’Amore, il più bello, il più grande e sublime di tutta la creazione: Dio le chiede ospitalità.
Maria nel suo silenzio coglie con certezza la grandezza del dono e pronta apre il suo cuore e offre tutta se stessa per accogliere in Sé il Verbo di Dio che si fa carne nel suo seno, in Lei Donna che stava in silenzio, sì, ma che era totalmente aperta alla Sapienza dell’Amore. Il vero silenzio è disponibilità, ascolto, amore, stupore, meraviglia, gioia, pace, e lasciare alle spalle il nostro io per accogliere i fratelli e attuare la volontà di Dio in noi.
Il silenzio è preghiera di abbandono al Padre, è mettersi nelle Sue braccia e lì riposare tranquilli perché Lui ci ama e ci dà la forza di amare.
Questo è il desiderio dell’anima assetata di Dio, anche se fratello corpo avanza le sue scuse e le sue proteste, l’anima che vive il silenzio, coglie come Maria la Verità e subito offre tutto al Padre che brucia ogni cosa nel Suo Amore infinito, per trasformare anche queste cose in Amore.
O Silenzio ineffabile vieni e prendi possesso di me, fa luce nella mia mente, disseta il mio cuore, rafforza la mia volontà e siimi consigliere nelle scelte della vita da quelle più piccole a quelle più decisive. Ricordami spesso la Tua presenza, che è sempre desiderata e ambita, e, fa’ che quando t’infrango, senta in me il vuoto di Te e il rimorso della parola detta fuori tempo e fuori posto; mentre t’invito a darmi la parola vera al momento giusto: parola umile, semplice, pura, carica di te, gioiosa, breve.
La Tua Sapienza mi sia guida in questa strada fino a portarmi all’unità con Te che regni in eterno con il mio Dio che è l’Eterno ed Eloquente Silenzio. Amen.

Dal 28/12 all’1/1/89
S. Anna di Chioggia.

30/12 ore 16
All’inizio dell’Eucarestia, Gesù mi fa dono di Sé facendomi sperimentare in una visione la Sua infinita misericordia quale sorgente di acqua viva.
Visioni rimaste fortemente in me e che hanno cambiato la mia vita (con l’interpretazione)

Dal 1977
1°) Una lunghissima carovana attraversa il deserto ogni persona ha con sé i viveri di riserva portati da cammelli. Io la guido ed ho come riserva una grande Bibbia tra le mani.
2°) Sogno visione profetico per l’elezione di Gv. Paolo II.
3°) Sto camminando faticosamente sulla sabbia del deserto, attorno a me non un segno di vita, il cielo è scuro ed io con lo sguardo fisso l’orizzonte una croce mi appare ed una voce contemporaneamente mi dice: “Coraggio avanza, oltre il deserto ti aspetto”.
4°) Maria SS. è con il Suo manto aperto che sorride ed in esso avvolge P. Antonio e me.

1984

1985
5°) Il Crocifisso mi guarda e mi invita a guardare in basso sull’altare, ai suoi piedi dove vedo un calice con due mani, una delle quali sta infilando l’anello nunziale nell’altra. (P.A.T. - Sr. E.)

1986
6°) Un calice è sull’altare, appoggiate sul bordo due candide colombe che si dissetano col Sangue di Gesù; una di loro (PAT) sorbisce il sangue e lascia cadere gocce nel becco dell’altra. (Sr.E)

1987
7°) Sono seduta in preghiera (parco di Varese) quando vedo Gesù che viene verso di me a grandi passi, si ferma distante qualche passo, mi guarda meravigliosamente poi se ne va.
8°) Il demonio si presenta sotto forma di un terribile serpente, ma come P.A.T.inizia a pregare, se ne va.

1988 30/12 ore 16.00
9) L’Eucaristia è appena iniziata e nel silenzio vedo Gesù Crocifisso vivo che mi guarda con uno sguardo gioioso, sorride e poi fa scaturire dal Suo costato un flusso di acqua viva al quale ne fa seguito un altro che è una cascata che scende su di me che sono ai piedi della Croce in piedi con le mani alzate verso di Lui, l’Acqua viva scende in me dolcemente e impetuosamente la Sua Misericordia mi ha cambiato il cuore. (S. Anna di Chioggia)